mercoledì 18 maggio 2011

Marocco 2002 - Introduzione

Nell’estate 2000 avevo progettato un viaggio in marocco che si concluse con una vista del porto di Tanger dalla nave da dove i doganieri non mi fecero scendere. Quell’anno mi feci un giro per la Spagna, con il vocabolario di francese nello zaino.

Due anni dopo, quest’anno, vivo a Cordoba, a un passo dall’africa; sarei partito anche da solo a nuoto per vedere l’altro continente.

Invece a Cordoba ho trovato 3 compagni di viaggio, Till, Lidia e un Fiorino.

Forse sarebbe meglio dire che Till ha trovato due ospiti per il SUO fiorino, arrivato direttamente da Berlino, e attrezzato per trasformarsi in un confortevole hostal, una volta tirato il freno a mano.

Cosí si parte con sacchi a pelo, fornelli, scatolame, un frigorifero elettrico, un po’ di raffreddore, una chitarra, la guida Lonely Planet che avevo due anni fa e una mappa stradale Michelin che mi sono comprato e che ho contemplato pensieroso per due settimane cercando di ipotizzare quanti di quei centimetri di strade rosse, gialle e bianche si potessero fare al giorno.

Questo diario di bordo l’ho scritto piú o meno in tempo reale durante il viaggio, nelle pause per un té, sorseggiando un caffelatte mentre Till spalma la nutella sul pane tostato o in macchina cercando di assecondare gli effetti centrifugi delle curve nelle strade dell’Atlante.



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