Da St Denis a Plaine de Chicot
L'autobus ci scarica a Brulé dove le ultime case di St Denis, capitale dell'isola di Reunion, lasciano il posto a fattorie, orti, qualche fazzoletto di terra coltivata strappato ai fianchi scoscesi delle colline, poi solo foresta fino alle alture della Roche Ecrite.
Il sentiero serpeggia fra vegetazione sempre diversa, palme, pini, i fantasiosi tronchi contorti dei tamarindi, un sottobosco pieno di inconsueti odori speziati; è come camminare in un parco botanico o nello scenario di un romanzo di Tolkien.
Sbuffiamo su per le centinaia di scalini di legno fino a che il bosco si apre, radure erbose sono illuminate dal sole che splende ancora da Nord, poi le casette di Hansel & Gretel del rifugio di Plaine de Chicots.
Condividiamo la camerata con un gruppo di trekkers de la metropole (la Francia europea) e una comitiva di signore attempate della costa sud dell'isola che ha deciso di vivere la terza età all'insegna dell'avventura bucolico-sportiva, dei brindisi a colpi di rhum arrangè e della risata sguaiata.
Estraggo faticosamente il voluminoso sacco a pelo incastonato sul fondo del mio zaino; ingombrante quanto inutile, sarà l'unica notte in cui ne farò uso.
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