Da Aurère a Grand Place
Dal piccolo altopiano di Aurère puoi gettare lo sguardo sui profili contorti del paesaggio circostante.
In un' altra era le falde del cono vulcanico che dominava l'isola collassarono per riempire il vuoto delle camere magmatiche sottostanti.
Si formarono in questo modo le tre grandi conche circolari facilmente riconoscibili su qualsiasi mappa dell'isola: i circhi di Mafate, Cilaos e Salazie.
Sugli ammassi di detriti e rocce laviche le piogge hanno continuato il loro lavorio e i corsi d'acqua hanno cercato il loro cammino verso l'oceano.
Il risultato è un'orografia stravolta da crinali affilati, scarpate ripidissime e valli strettissime; da lontano l'effetto è quello di un foglio di carta stagnola accartocciato, sul sentiero l'effetto è quello di una sequela ininterrotta di saliscendi sfibranti, capaci di piegare lo spirito più tenace e il polpaccio più tonico.
Dopo il convenzionale petit dejune delle 7:00AM ci mettiamo in cammino sul sentiero che serpeggia tra boschi di conifere, ruscelli e sporadiche casette colorate in stile creolo.
Il silenzio e il cinguettìo degli uccelli viene interrotto di tanto in tanto dallo sfarfallare degli elicotteri che solcano i cieli del Mafate.
Qualche volta un ponticello strategico permette di superare la profonda forra di un fiume, il più delle volte il sentiero scende giù fino al letto della ravine per poi risalire dall'altra parte.
La mattinata scivola via e nel primissimo pomeriggio stiamo già stiracchiandoci e organizzando il bucato sull'assolata e panoramica terrazza della Gite Pavillon di Grand Place.
Nessun commento:
Posta un commento