domenica 20 dicembre 2009

12. Nepal 2003 - diario di un viaggio - Fine del circuito

8 Novembre - mattina

Tatopani 1180 m

Alba. Un caffè e poi dritto alle hot springs sulle rive del Kali Gandaki; l’aria non è fredda ma l’acqua nelle vasche è davvero calda. Tutti i bambini del villaggio sono là a giocare nell’acqua. Solo una bambina gioca con loro ed è a mollo con tutti i vestiti addosso, questo non me l’aspettavo. Dopo l’abluzione rigenerante colazione con le paste della bakery del lodge, cosa desiderare di più?

8 Novembre - cena

Galeswor 870 m

E’ finito. Il giro è finito; siamo a pochi kilometri da Beni dove domani prenderemo l’autobus per Pokhara, ma già qui sono ricomparse le biciclette e le chevrolet rialzate per lo sterrato che fungono da taxi.

Ci fermiamo al Riverside lodge dove l’unica stanza rimasta ha il bagno in camera che il gestore finisce per metterci praticamente allo stesso prezzo pur di farci rimanere.

L’ultima giornata è stata piacevole; lungo il sentiero da Tatopani la vegetazione si fa sempre più tropicale e rigogliosa, ci sono strani frutti gialli che vendono nei batthi e grossi cetrioloni verdi che pendono dai rami; sempre numerose le carovane di asini che salgono & scendono lungo la valle. Domani un’altra ora di cammino, poi l’asfalto; è ora di scrivere qualche considerazione.


Sull' Annapurna Round Trip

Innanzitutto smorzerei praticamente tutti i toni preoccupanti della guida riguardo alla congestione di occidentali nei lodge, alla monotonia del cibo e ai rigori del freddo. Alla fine è un viaggio non certo rilassante, ma percorribile in tutta serenità; hai sempre tutto a portata di mano e raramente i gestori non si spaccano in quattro affinché tu esca felice dal loro lodge.

L’unica cosa è che ti deve davvero piacere camminare, per molti kilometri ogni giorno e con il pesante carico addosso; ho i segni dello zaino sulle spalle dopo due settimane.

Non bisogna poi aspettarsi troppo dal livello igienico, soprattutto in montagna dove i bagni si riducono a una capanna con un buco per terra e un secchio d’acqua.

Le camere invece sono quasi sempre spaziose, con un tavolino, una candela e qualche chiodo per appendere i vestiti, e la maschera del buon augurio.

Il cibo è meraviglioso; abbondante, saporito e servito con ogni riverenza. Sarà poi che quando hai camminato tutto il giorno. Naturalmente i menù sono una la fotocopia dell’altro, ma con quei pochi ingredienti a disposizione i cuochi riescono a stupirti. Chiaramente ti devi assuefare a bere tè tutto il giorno, la calda alternativa all’acqua al sapore di piscina che ti porti in spalla.

Ultima cosa, se hai un minimo di confidenza con i sentieri di montagna, la guida è assolutamente non essenziale, te la cavi benissimo da solo. O in due.

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